Scopri tutti i compiti e le responsabilità di un amministratore per rendere il condominio davvero a prova d’incendio

Certo non è un momento felice per palazzi e per chi fa l’amministratore di condominio per quanto riguarda le norme antincendio. Nel giro di alcune settimane l’incendio della Torre dei Moro a Milano e quello a un edificio in pieno centro a Torino hanno reso tutti un po’ meno sicuri.

Semplicemente perché hanno dimostrato che gli incendi possono capitare davvero ovunque. E anche se non fanno vittime, causano danni molto seri e spesso irrimediabili. In entrambi i casi decine di famiglie si sono ritrovate in poche ore senza casa. E con i ricordi di una vita andati in fumo.

antincendio amministratore condominio

La casa è forse il bene più importante da proteggere. E vedo troppo spesso condomini non a norma, dove si pensa che le fiamme non arriveranno mai. Basterebbe così poco (si fa per dire…) per mettere tutto a norma e cercare di impedire lo scoppio di incendi. O almeno riuscire a mettersi in salvo nel caso sia proprio inevitabile.

  • E ora dimmi, quale è la situazione nel condominio dove vivi o in quelli che amministri?
  • Insomma, sei sicuro che sia tutto a norma e in grado di scongiurare i pericoli e i danni di un incendio?
  • Ma soprattutto, sai quali sono i doveri dell’amministratore in materia di sicurezza antincendio nei condomini?

L’ordinamento giuridico italiano tutela l’incolumità dei cittadini da ogni tipo di pericolo. O almeno da quelli che rappresentano un maggior rischio per la loro salute. Ogni aspetto è normato e, per quanto ti possa sembrare un eccessivo peso burocratico, è importante che sia così.

Certo, qualche aspetto potrebbe essere snellito e semplificato. Soprattutto, in certi casi, reso più chiaro. Ma in questo articolo non voglio iniziare una battaglia contro la burocrazia. Sarebbe inutile.

Voglio invece aiutarti a capire come proteggere la tua salute e sicurezza e quella delle persone di cui sei responsabile. Occupandomi del campo che conosco meglio, ovviamente.

La legge ha riservato un trattamento particolare alla normativa antincendio e alle relative responsabilità di un amministratore di condominio.

Questa si applica, infatti, non solo nei locali commerciali, ma anche nei condomini. Sono luoghi dove vivono più persone negli stessi spazi comuni e dove possono esserci sedi di uffici o studi professionali.

È un argomento fondamentale per chi vive in una realtà condominiale. E non importa se sia o meno incaricato di amministrare l’edificio.

Se sei un semplice inquilino dovresti sapere quali sono i rischi incendio e quali le misure da adottare per contrastarli. Ne va della tua vita e di quella della tua famiglia.

Non penso vorresti ritrovarti a fuggire di corsa per le scale, senza sapere bene dove andare. O a dover attendere il salvataggio dei vigili del fuoco. Ritrovandoti poi a guardare bruciare i resti della tua casa…

Se poi, oltre che un inquilino, sei anche un amministratore di condominio, beh, inutile che ti ricordi che hai delle responsabilità ben precise per la sicurezza antincendio.

E non sono certo io a caricarti di queste responsabilità. È il codice civile a stabilire in maniera dettagliata quali sono le principali funzioni dell’amministratore di condominio.

Ma cosa deve fare l’amministratore di condominio in tema di sicurezza antincendio?

L’amministratore è una figura importantissima all’interno del condominio. Si occupa, di fatto, della gestione concreta dell’intero edificio, nel rispetto della volontà assembleare, del regolamento e, ovviamente, delle norme di legge.

Ed è qui che entra in gioco la responsabilità dell’amministratore in tema di norme antincendio.

Perché l’amministratore non deve soltanto riscuotere i contributi dei singoli condòmini e provvedere al pagamento dei debiti. Deve anche attuare e far rispettare le norme sulla sicurezza.

Clicca il link per conoscere come e a quali edifici si applicano le normative antincendio secondo le recenti disposizioni.

responsabilità antincendio condominio

Cosa dicono le norme antincendio?

La normativa antincendio prevede tantissime precauzioni per tutelare l’incolumità dei condòmini. Sarebbe troppo lungo elencarle tutte. Vediamone solo alcune in sintesi.

Bisogna innanzitutto pianificare le procedure di evacuazione, cioè le azioni e i comportamenti corretti da adottare in caso di incendio. Si intende, ad esempio, la diffusione dell’allarme, la percorrenza in sicurezza dei percorsi di esodo, il raggiungimento di un luogo sicuro o la procedura per l’attivazione dei soccorsi.

Si devono poi individuare delle misure per mantenere intatte le condizioni di sicurezza delle parti comuni. Oltre a questo, l’amministratore deve garantire l’efficienza degli impianti e dei dispositivi antincendio, come le reti di idranti e gli estintori.

Quindi non basta che l’amministratore faccia installare tutti i dispositivi e gli impianti necessari. Che ci fai con un estintore che non funziona se dovesse scoppiare un incendio? L’intero sistema antincendio deve essere sempre efficiente.

Deve funzionare per arginare un incendio, certo. Ma deve anche essere in regola con la manutenzione e i controlli per evitare multe in caso di controlli.

Hai mai provato a controllare i cartellini su estintori o idranti? È tutto a posto? Hai mai visto venire i manutentori antincendio per fare i controlli periodici?

Se non sei sicuro delle risposte, ti consiglio di cliccare il link per richiedere subito una consulenza gratuita.

Quelle che ti ho riportato sopra sono tutte misure di tipo funzionale. Se ne aggiungono poi altre di tipo strutturale, come quelle che impediscono la propagazione di un incendio originato all’interno dell’edificio attraverso le facciate.

Per la sicurezza interna e i dispositivi antincendio, come amministratore la legge ti obbliga a dotare il condominio di impianti idrici di antincendio fissi, come pompe o idranti antincendio.

Gli estintori in condominio sono obbligatori solamente in riferimento ad alcune parti di esso, tipo nei locali ove sono le caldaie o nelle autorimesse. O dove è richiesto in base ai recenti decreti.

Clicca il link e scopri cosa deve fare l’amministratore di condominio per la sicurezza antincendio.

Qua inoltre trovi il testo completo del DL 14 Agosto 2020.

Cosa deve fare l’amministratore di condominio per garantire la sicurezza antincendio?

La risposta è molto semplice: come responsabile dell’edificio, deve provvedere a far rispettare la normativa vigente. Deve quindi provvedere a:

  • far sostituire gli estintori o gli altri dispositivi antincendio scarichi o malfunzionanti;
  • proporre all’assemblea le ristrutturazioni o la realizzazioni di opere di straordinaria amministrazione per l’adeguamento alla normativa antincendio;
  • applicare sanzioni a coloro che impediscono o rendono difficoltosa l’applicazione della normativa antincendio.

Quindi l’amministratore di condominio è responsabile delle regole antincendio?

Direi proprio di sì. Sull’amministratore condominiale grava, infatti, una responsabilità di non poco conto. Deve far rispettare ai condòmini le norme antincendio e, soprattutto, che tutto l’edificio sia in regola.

La responsabilità è quindi doppia:

  1. contrattuale nei confronti dei condòmini, che possono anche agire contro di lui per la revocare il mandato e ottenere il risarcimento degli eventuali danni;
  2. extracontrattuale, che potrebbe essere fatta valere da persone che non sono condòmini ma che hanno subito un danno dalla condotta colpevole dell’amministratore.

La responsabilità penale dell’amministratore di condominio per norme antincendio.

Sai che succede se per caso l’amministratore, pur incaricato da delibera assembleare, non sostituisce gli estintori o non provvede alla riparazione degli altri dispositivi antincendio?!

Che se a causa di un incendio all’interno del condominio, alcuni inquilini rimangano feriti, l’amministratore potrebbe essere denunciato penalmente.

Le norme infatti attribuiscono all’amministratore una posizione di garanzia, che lo costringe a vigilare e provvedere alla protezione delle parti comuni. E deve farlo soprattutto nei casi di urgenza, adottando ogni misura per prevenire pericoli per l’incolumità delle persone.

L’amministratore ha ricevuto un vero e proprio mandato dai condòmini. E come responsabile gli si richiede la diligenza media del buon padre di famiglia nello svolgimento del suo incarico.

Quindi ciò basta per riconoscere all’amministratore una responsabilità penale, in caso di violazione delle norme antincendio? Basta una semplice omissione per far scattare le manette?

Una norma del codice penale punisce con la reclusione da uno a cinque anni chiunque causi per colpa un incendio. La colpa può consistere in una negligenza, in un’imprudenza o semplicemente nell’adozione di misure poco accorte.

Ma in materia di disciplina antincendio non è possibile rinvenire un’unica norma applicabile. Come al solito, il discorso è complesso. Semplicemente non è detto che l’insieme delle disposizioni possano essere conosciute dall’amministratore.

Per fortuna, solo delle grandi violazioni possono far scattare la responsabilità penale dell’amministratore. Se degli estintori colpevolmente non sostituiti non funzionano in caso di incendio, potrebbe ricadere sull’amministratore una responsabilità penale.

Questa infatti scatta solo se si accerta che il comportamento dell’amministratore è stato causa dell’incidente e di lesioni o danni. Ciò significa che l’amministratore in qualche modo si salva penalmente se la sua negligenza non è stata determinante.

Tutto chiaro? Hai ancora dubbi? Sarebbe normale visto che si parla di complicate norme burocratiche e che è in gioco la sicurezza della tua casa come condomino e la tua libertà come amministratore.

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